Cheratosi attiniche : trattamenti e prevenzione

Le cheratosi attiniche sono considerate ormai da tutta la letteratura scientifica delle “Lesioni Precancerose “, il che significa che se non vengono trattate, nel tempo si trasformano,  e pian piano possono degenerare in tumori della pelle che si chiamano Epiteliomi Spinocellulari o Spinaliomi.

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Le Cheratosi Attiniche sono un disturbo della pelle (dette anche Cheratosi solari) che causa chiazze rosee/rossastre, ruvide che tendono a desquamarsi in modo frequente. Le cheratosi attiniche sono considerate ormai da tutta la letteratura scientifica delle “Lesioni Precancerose “, il che significa che se non vengono trattate, nel tempo si trasformano,  e pian piano possono degenerare in tumori della pelle che si chiamano Epiteliomi Spinocellulari o Spinaliomi.

Interessano ambo i sessi dopo i 50 anni, a causa dell’effetto cumulativo e continuo  all’esposizione solare e quindi a quella dei raggi ultravioletti (UV).

Compaiono più frequentemente su aree del corpo esposte al sole (viso, scalpo , mani, avambracci e collo ), anche se possono interessare altri distretti corporei meno frequentemente.

Colpiscono principalmente determinate categorie di pazienti quali: agricoltori, pescatori, muratori ecc oppure soggetti che durante la loro vita si sono esposte al sole in modo “selvaggio” e poco protetto, o coloro che praticano sport all’aperto.

Appaiono come delle piccole chiazze rossastre sovrastate da una “crosta “ o iper cheratiosi che tende a desquamare facilmente e frequentemente recando fastidio ai pazienti. 

Con il Dermatoscopio sono facilmente diagnosticatili da uno Specialista  Dermatologo 

Le cheratosi attiniche, al plurale perché il più delle volte sono multiple, anziché presentarsi con un’unica lesione, sono una forma iniziale e superficiale di carcinoma squamocellulare in situ (non invasivo) della pelle. Infatti, all’esame istologico, fino al 90% dei carcinomi squamocellulari cutanei invasivi insorge su una cheratosi attinica. Il tasso di trasformazione di una cheratosi attinica in carcinoma squamocellulare invasivo è basso, circa il 10% in 10 anni, ma trattandosi di una patologia curabile, le cheratosi attiniche meritano sempre l’attenzione del Dermatologo. Anche perché, essendo la conseguenza di un danno cumulativo da luce solare, le cheratosi attiniche rappresentano un “campanello d’allarme” per altri tumori della pelle causati anch’essi dai raggi ultravioletti.

Infine, chi ha il sistema immunitario indebolito per terapie immunosoppressive, come i pazienti trapiantati e quelli con malattie croniche immuno-mediate, o chi è affetto da malattie oncoematologiche, può più facilmente sviluppare cheratosi attiniche rispetto alla popolazione generale. Nei soggetti immunodepressi, inoltre, le cheratosi attiniche possono trasformarsi più facilmente in carcinoma squamocellulare invasivo. Esiste anche una variante di cheratiti attinica che si sviluppa nella zona labiale o perilabiale che si chiama “Chelite Attinica” anch’essa lesione precancerosa per carcinomi squamosi della zona periorale.

Per prevenire l’insorgenza della cheratosi attinica il modo più efficace è quello di proteggersi dal sole. Ecco alcune regole da seguire:

  • Esporsi al sole con prudenza, indossando abiti protettivi, occhiali da sole, cappelli e, per le parti che restano scoperte, applicando una crema con filtro solare alto. Evitare di esporsi ai raggi solari nelle ore più calde dei mesi estivi, ovvero tra le 11 e le 16.

  • Evitare le ustioni e l’abbronzatura artificiale.

  • Esaminare l’intera superficie del corpo regolarmente – senza trascurare il cuoio capelluto – e rivolgersi al medico nel caso in cui una lesione cutanea provoca dolore, prude o brucia; trasuda o sanguina; diventa squamosa; presenta cambiamenti in termini di dimensioni, forma, colore o elevazione.

Trattamenti

Dal momento che le cheratosi attiniche, se non curate, possono evolvere in carcinoma squamocellulare, il trattamento delle lesioni è mirato anche a prevenire lo sviluppo di questo tumore. Diverse sono le opzioni disponibili:

  • Terapie ablative (crioterapia, curettage, diatermocoagulazione, laser CO2)

  • Terapia fotodinamica topica

  • Terapie farmacologiche topiche

Solitamente le terapie ablative vengono impiegate per trattare lesioni singole oppure un numero limitato di lesioni isolate. 

La terapia fotodinamica o PDT viene impiegata sempre meno frequentemente poiché poco gestibile e con poca complice del paziente .

Da circa 2-3 anni sono stati commercializzati dei farmaci topici (dispensati dal sistema sanitario con un referto dermatologico e una nota Aifa associata dispensate dalle farmacie ospedaliere.

Tali farmaci si presentano come formulazioni in crema, unguento o lozione e sono composti da chemioterapici topici appunto che creano morte cellulare per necrosi o per apoptosi(morte programmata delle cellule ) ,e a  volte sono associati nella loro composizione con sostanze cheratolitiche come l’acido salicilico che ha la funzione di eliminare le squame sovrastanti la lesione e far penetrare ed agire il chemioterapico topico più facilmente e quindi con una efficacia maggiore .

I risultati con questi farmaci topici sono sorprendenti, a volte con totale remissione e guarigione dalle cheratosi attiniche anche con tempi molto rapidi .

Ci sono due cose fondamentali affinché le suddette terapie topiche funzionino bene e il loro effetto sia duraturo e mantenuto nel tempo:

1 Il paziente deve essere ben informato dallo Specialista Dermatologo su come usare tali farmaci topici e sui loro effetti collaterali durante e poco dopo la terapia (eritema, reazioni simil bruciature , intensa desquamazione ecc ) in modo che il paziente sia preparato e continua la terapia nei tempi e le giuste modalità non sospendendo la terapia.

2 Il paziente inoltre dopo aver effettuato tali terapie deve essere informato ed educato ad una costante e giusta fotoprotezione con creme, soluzioni o emulsioni  solari  specifiche per il problema delle cheratosi attiniche che ormai hanno una texture molto gradevole e apprezzate dai pazienti rispetto alle creme solari del passato;

Inoltre la fotoprotezione deve essere adottata in tutte le stagioni ovviamente con maggiore frequenza e attenzione in quella primaverile ed estiva e infine risulta anche molto importante l’utilizzo di cappelli soprattutto nei soggetti calvi o stempiati e l’utilizzo di occhiali da sole con lenti ben schermate .

Dott. Gianluca Mio
Medico Specialista dal 2009 in Dermatologia e Malattie Veneree presso l'Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato presso diverse cliniche e poliambulatori a Catania, Roma e Milano che si occupavano di Dermatologia clinica ad ampio spettro e chirurgica . Ha Lavorato presso L'Asl di Milano per 6 anni come Specialista ambulatoriale e presso il più grosso centro di malattie Sessualmente trasmissibili della città di Milano (Viale Jenner). Attualmente lavora come dermatologo ambulatoriale presso AUSL Romagna e diversi centri zona. Si occupa anche di medicina estetica. Tra la dermatologia ad ampio spettro include: -Dermatologia generale -Malattie sessualmente trasmissibili -Psoriasi -Controllo nei in epiluminescenza e prevenzione del melanoma -Oncologia Dermatologica -Piccola chirurgia con Laser e Elettrobisturi per rimozione verruche, cheratosi , fibromi, angiomi, molluschi ecc -Dermatologia pediatrica -Dermatologia allergologica -Acne e trattamenti annessi -Patologie ungueali -Tricologia

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