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La dieta chetogenica è una alimentazione che si fonda sulla drastica riduzione di carboidrati, associata o meno a un relativo aumento della quota di proteine e grassi. Di solito quello che è aumentato sono i grassi mentre le proteine possono essere normali per cui possiamo definire la dieta chetogenica una dieta low carb e high fat ma non certo a proteine alte. Per cui la prima cosa che dobbiamo sfatare che la dieta chetogenica sia una dieta iperproteica e quindi possa in qualche modo mettere a dura prova i reni. Inoltre non avrebbe senso aumentare la quota proteica (tranne in rari casi per esempio gli sportivi dove i può eccedere fino a 1.8g/kg di peso) poiché un eccesso di proteine a lungo termine incrementa la gluconeogenesi, cioè la produzione di glucosio a partire dalle proteine, interferendo sulla sintesi dei corpi chetonici; infatti, se è vero che nei primi giorni di dieta chetogenica la principale fonte di glucosio per mantenere stabile la glicemia è la neoglucogenesi da aminoacidi, con il passare del tempo la richiesta di aminoacidi diminuisce e il glucosio viene sintetizzato a partire dal glicerolo liberato dall’idrolisi dei trigliceridi.
La dieta chetogenica ha le sue origini nel 1920 come trattamento medico per l’epilessia per i pazienti che non rispondevano ai farmaci poi riscoperta negli anni ’70 ed infine negli anni 2000 per perdere peso e graso in maniera rapida e per tenere sotto controllo la glicemia e l’insulinemia.
In tale dieta di solito i carboidrati sono ridotti a circa il 5-10% delle calorie giornaliere (mai più di 50g al giorno).I grassi coprono fino al 70-80% delle calorie totali ed infine le proteine circa il 20-25% delle calorie totali, in modo da preservare la massa muscolare senza stimolare eccessivamente la produzione di insulina.
I benefici della dieta chetogenica sono per lo più la Perdita di peso (Soprattutto per le persone che hanno difficoltà a perdere peso con altre diete). Il controllo della glicemia nel sangue e la migliore sensibilità all’insulina. Il Miglioramento delle funzioni cognitive infatti la chetosi può migliorare la concentrazione e la lucidità mentale, grazie all’uso dei chetoni come fonte di energia preferita dal cervello. L’Aumento dell’energia. Infatti quando il corpo si abitua a utilizzare i chetoni come combustibile, si ha un miglioramento nell’energia e nella resistenza.
La dieta chetogenica sembra essere più efficace di una altra dieta ipocalorica nel medio termine nella perdita di grasso per una serie di ragioni. Innanzitutto perché induce un uso preferenziale dei grassi rispetto agli zuccheri. Poi la chetogenica ha una minor efficienza metabolica energetica perché l’equivalente di corpi chetonici proveniente da un grammo di acidi grassi produce 7 calorie invece delle 9 degli acidi grassi. Un altro fattore è la termogenesi indotta dalla digestione dei cibi, cioè l’energia che il nostro organismo consuma per metabolizzare i nutrienti contenuti negli alimenti. Infatti essendo la dieta chetogenica più proteica delle normali ipocaloriche fa consumare più energie al nostro corpo perché le proteine devono essere tagliate in amminoacidi per essere assorbite. Infine essendo la dieta chetogenica una dieta iperlipidica in essa si utilizzano dei cibi ad alto contenuto lipidico (esempio olive, olio frutta secca) che riducono la sensazione di fame e aumentano quella di sazietà. infine, la chetosi, principalmente tramite il β-idrossibutirrato, agisce sulla stimolazione dell’AMPK che è il principale regolatore dell’omeostasi metabolica e promuove la lipolisi in maniera diretta. L’indisponibilità di carboidrati è uno stimolo per l’attivazione di AMPK e SIRT-1, aumentando la fosforilazione e la deacetilazione di PGC1-alpha nel muscolo scheletrico attivandolo. Il PGC1-alpha stimola la funzione mitocondriale favorendo così l’ossidazione dei grassi a scopo energetico e induce nelle cellule muscolari l’espressione di una proteina chiamata Irisina che si lega ai recettori delle cellule del tessuto adiposo bianco inducendo la loro trasformazione in cellule “beige” dotate di maggior attività termogenica.
Purtroppo questa dieta non va tanto bene per chi vuole costruire massa muscolare perché l’AMKP inibisce mTOR, che è la via della sintesi proteica muscolare; inoltre riducendo i carboidrati si riduce la produzione di insulina che è un potente ormone anabolico. Quindi per chi è in fase di crescita muscolare ma vuole fare un regime alimenare chetogenico per perdere grasso deve consumare la quantità di carboidrati concessa nella chetogenica (ossia 20-40 grammi) 30 minuti prima dell’allenamento per indurre un aumento di insulina. Se l’allenamento è intenso e relativamente breve (30-60 minuti), il GH dovrebbe essere rilasciato durante il periodo in cui l’insulina è rilasciata e ciò fa da anabolismo e soprattutto preserva dalla degradazione muscolare.
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