Cos’è l’ortodonzia?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la salute come uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale, e non soltanto l’assenza di malattia o di infermità.
In quest’ottica pertanto l’ortodonzia assume una particolare rilevanza, perché l’ortodonzia si occupa di mettere i denti al posto giusto, conferendo salute.
Lo sviluppo corretto del palato, delle arcate e la corretta disposizione dei denti favoriscono:
- La corretta respirazione;
- Il controllo della forza della lingua e il modo in cui questa sollecita la sua forza involontaria;
- Una buona masticazione e di conseguenza una buona digestione;
- Denti correttamente allineati favoriscono il mantenimento dell’igiene orale.
Quando fare la prima visita?
La prima visita ortodontica è indicata intorno ai 4-6 anni.
Cosa fa un ortodontista durante la prima visita?
- Valuta la posizione e la dimensione dei denti in arcata, lo spazio disponibile e lo stato di salute di denti e gengive.
- Verifica che non vi siano carie, infiammazioni e che l’igiene orale sia adeguata.
- Osserva come le arcate si correlano tra loro durante la relazione (statica e dinamica) e valuta fonazione, deglutizione, masticazione e respirazione.
- Valuta come le arcate si inseriscono spazialmente all’interno del viso; verifica, attraverso un’accurata analisi estetica, le proporzioni del viso e l’aspetto di labbra, guance, mento, naso e zigomi.
- Esamina lo stato dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), il cardine attorno a cui la bocca si muove.
- Decide se c’è una malocclusione e se è il momento di intervenire. Nel caso prescrive una serie di esami specifici per formulare la diagnosi.
- Decide se avvalersi della collaborazione di altri specialisti, per correggere eventuali disfunzioni (odontoiatra, pedodontista, logopedista, otorino, fisioterapista etc.).
- Decide se inserire ilpazientein controlli periodici personalizzati.
A cosa servono i controlli periodici di monitoraggio della crescita?
- A supervisionare la crescita delle basi ossee e la permuta dentale, per individuare il momento più opportuno per intervenire, con il massimo risultato e il minor costo biologico.
- A guidare l’eruzione dentale risolvendo eventuali problemi di crescita degli elementi permanenti, per permettere ai denti di erompere in una posizione più favorevole.
- A monitorare le abitudini viziate e i comportamenti dannosi che, se protratti nel tempo, possono interferire con un corretto sviluppo (succhiamento prolungato del ciuccio o del dito, respirazione orale, russamento, deglutizione atipica).
A che età si inizia un trattamento ortodontico?
Dato che la diagnosi di ogni caso è unica, anche la soluzione terapeutica di ogni caso sarà unica.
A volte ci sono le indicazioni per intervenire precocemente, quando la dentatura da latte è ancora presente, altre volte è preferibile intervenire quando tutti i denti permanenti sono in arcata.
C’è un limite per risolvere le malocclusioni?
Non è mai tardi per un consulto ortodontico! Anche se si è arrivati al termine dello sviluppo si può sempre beneficiare di un trattamento ortodontico risolutore di malocclusioni o disfunzioni.
!!La prevenzione ortodontica va avviata presto!!
Portare un bambino di 4 anni dall’ortodontista significa dargli la possibilità di intercettare precocemente e tempestivamente eventuali problemi.
Diagnosticare e intercettare precocemente il problema consente all’ortodontista di intervenire al momento giusto della crescita.
Nei prossimi articoli parleremo delle varie problematiche ortodontiche.