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Il termine Cyber-Sex, dall’inglese “sesso (Sex) cibernetico (Cybernetic), si riferisce all’attività sessuale praticata attraverso le reti telematiche o con gli strumenti della realtà virtuale e comprende una vasta gamma di comportamenti di natura sessuale. Il fenomeno del cybersex indica un insieme di modalità di utilizzo di Internet che può dare eccitazione, gratificazione sessuale e tutto questo può essere ottenuto in modi molti diversi, attraverso la scrittura, la lettura o la narrazione di storie dal contenuto erotico, oppure frequentando quelle che sono definite chat room a contenuti sessuali. Può assumere i contenuti più disparati: scaricamento di storie o immagini esplicitamente sessuali, coinvolgimento in consistenti scambi a sfondo esplicitamente sessuale via e-mail, visione di video sessuali su siti pornografici, visione o procacciamento di immagini varie attraverso una webcam, conversazioni in uno spazio ad argomento esplicitamente sessuale e talvolta include la masturbazione reale. La qualità di un incontro dipende in genere dalle capacità dei partecipanti di evocare una vivida viscerale immagine mentale nelle menti dei loro partner. L’immaginazione e la sospensione di incredulità sono altrettanto importanti. Per molte persone il cybersex è un modo per trasgredire, giocare eroticamente, o anche fortificare un’intimità già esistente come nel caso di coppie che per svariati motivi sono lontane geograficamente. Per altri diventa una vera e propria dipendenza con conseguenze allarmanti sulla vita “reale”, nella quale si perde il senso della sessualità vera e propria, arrivando persino ad annullare le relazioni interpersonali, con ripercussioni negative in ambito sociale e lavorativo. Pertanto, bisogna fare attenzione a non perdere il contatto con la realtà. Da dati recenti emerge che la ricerca del sesso virtuale riguarda prevalentemente gli uomini, tra i 30 ed i 50 anni , ma le richieste di aiuto iniziano ad arrivare anche da ragazzi giovani dai 18 anni in poi; emerge che “nel 76% si tratta di uomini, sposati nel 60% dei casi e separati nel 13%, capaci di passare da 11 a 35 ore a settimana incollati davanti il monitor del PC. Il cybersex diventa l’unico modo di avere rapporti perché le persone trovano in questa modalità soddisfazione alle proprie fantasie sessuali.
Recenti studi hanno ipotizzato che lo sviluppo della dipendenza da cybersex sia di natura multifattoriale individuando fattori di natura contestuale, legati alle caratteristiche intrinseche della Rete (anonimato, accessibilità, economicità) in associazione con predisposizione e caratteristiche personali del soggetto ( difficoltà relazionali e depressione.) Ciò dà vita a rapporti non convenzionali e più disinibiti, più facilmente di quanto non consentano i rapporti nella vita quotidiana.