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La scoliosi
La Scoliosi è un problema piuttosto diffuso nella popolazione occidentale.I dismorfismi della colonna vertebrale costituiscono oggetto di preoccupazione soprattutto in età pediatrica a causa delle possibili conseguenze sul corretto sviluppo dello scheletro.
L’Osteopatia lavora sulla scoliosi liberando dall’interno le costrizioni meccaniche vertebrali e favorendo così una naturale riarmonizzazione delle curvature del rachide.
I’approccio osteopatico garantisce un successo terapeutico statisticamente molto elevato, soprattutto nei casi in cui la struttura ossea non si è ancora deformata.
Cos’è la scoliosi
La scoliosi è un adattamento meccanico della colonna vertebrale che si esprime nelle tre dimensioni con la comparsa di curvature diverse da quelle fisiologiche o con la deformazione delle stesse curvature fisiologiche.
Gli adattamenti più macroscopici, sotto il profilo clinico e radiologico, avvengono sul piano frontale: per questo la scoliosi viene definita sulla base delle concavità e convessità presenti sulla proiezione antero posteriore.
Tuttavia l’atteggiamento scoliotico coinvolge le singole vertebre e l’intera colonna su tutti gli assi e i piani costituendo un fenomeno molto complesso.
L’origine della scoliosi è quasi sempre “idiopatica” cioè ignota (ma spesso ho riscontrato un’alta % in soggetti nati da parto cesareo, posizione podalica a fine gravidanza per uno sviluppo embrionale diverso o parto difficile).
Nella medicina tradizionale il rimedio dipende dal livello di gravità della scoliosi per cui si va dalle ginnastiche correttive, ai corsetti fino ad arrivare agli interventi chirurgici nei casi più importanti.
Il limite di tutta questa linea terapeutica sta nell’approccio sintomatico al problema, cioè nel tentativo di “raddrizzare la schiena” pur non avendo ben chiaro il motivo per cui di fatto ha sviluppato delle curve.
Osteopatia e scoliosi
Per quello che si può osservare da un punto di vista osteopatico la scoliosi è il risultato di un disagio prevalentemente di tipo cranio sacrale cioè un disagio funzionale che interessa i sistemi profondi.
Tale problema ha solitamente origine a livello craniale e si sviluppa in discesa servendosi della meninge esterna come veicolo di trasmissione fino ad arrivare all’osso sacro e al bacino.
La colonna vertebrale rimane “compressa” tra la base del cranio e il sacro e non può che adattarsi alle tensioni che si sviluppano al suo interno, a livello del canale vertebrale.
Le disfunzioni cranio sacrali sono decisamente la causa principale della maggior parte degli adattamenti scoliotici.
L’Osteopatia può intervenire su questo tipo di problema disponendo di tecniche in grado di ridurre le tensioni cranio sacrali e quindi “sciogliere” la situazione dall’interno.
Ma non è tutto.
A volte, con minore frequenza, possono essere presenti disfunzioni viscerali, cioè tensioni sulle fasce che circondano e sorreggono i visceri. Tali tensioni interne possono costringere il rachide ad adattamenti scoliotici e l’intero organismo a posture non fisiologiche, es: una scorretta alimentazione può creare problemi al colon (crampi, spasmi, infiammazioni) ed il dolore fa adattare il corpo in chiusura.
Questo tipo di prolema è risolvibile in maniera stabile attraverso l’applicazione di tecniche osteopatiche in quanto l’Osteopatia dispone di un’ampia gamma di tecniche viscerali specifiche mirate al riequilibrio della dinamica viscerale.
In un numero minore di casi la scoliosi ha un’origine muscolare nel senso che il problema principale è localizzato a livello dei muscoli.
Naturalmente un paziente scoliotico presenta sempre contratture muscolari ma queste sono generalmente secondarie ad altri problemi, per lo più cranio sacrali, e non sono di per sé una causa primaria.
In ogni caso, quando sono presenti problemi muscolo scheletrici di natura primaria l’Osteopatia è il rimedio in assoluto più risolutivo a causa dell’alto livello di specificità delle sue tecniche.
Cioè a differenza della ginnastica correttiva/Posturale che propone esercizi di allungamento di alcuni gruppi muscolari, l’Osteopatia punta direttamente al muscolo o all’articolazione in disfunzione concentrando lo sforzo terapeutico in maniera assolutamente mirata: si va prima a liberare i blocchi e poi si armonizza la muscolatura, rinforzando quella debole ed allungando quella contratta: il corpo è movimento!!
DEVE LAVORARE OGNI SINGOLA PARTE
Scoliosi in età pediatrica
Il trattamento della scoliosi interessa il larga misura il Paziente in età pediatrica, cioè il bambino e l’adolescente.
Questo perché la scoliosi ha generalmente un andamento progressivo, con accelerazioni importanti soprattutto tra i 10 e i 15 anni, dopodiché tende a consolidarsi. A quel punto un approccio funzionale diventa molto più difficoltoso perché sono ormai in atto deformazioni anatomiche soprattutto a livello dei corpi vertebrali.
Al contrario in età pediarica il giovane Paziente risponde molto meglio alle correzioni con un grande vantaggio sia sui sintomi contingenti che, soprattutto, in prospettiva.
La percentuale di successo di un intervento osteopatico è statisticamente alta ed è direttamente proporzionale sia all’età del Paziente che alla gravità della situazione.
Naturalmente in caso di gravissime deformazioni anatomiche un intervento osteopatico non è sufficiente, bisogna intervenire anche diversamente.
In realtà nella grande maggioranza dei casi l’Osteopatia è estremamente efficace per riadattare meccanicamente e dinamicamente la colonna vertebrale e correggere una scoliosi.