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Interessante questo articolo che si propone di rivedere le conoscenze contemporanee riguardanti il deidroepiandrosterone, DHEA e la funzione erettile.
E’ stato Medline esaminato per articoli di riviste in lingua inglese che abbracciavano il periodo tra gennaio 1990 e dicembre 2017, usando i termini “funzione erettile”, “deidroepiandrosterone”.
Gli autori hanno utilizzato articoli di riviste e articoli di recensioni ritenuti pertinenti ai fini di questa recensione.
I criteri includevano tutti gli articoli di revisione pertinenti, studi randomizzati controllati con una progettazione metodologica rigorosa, studi di coorte e analisi retrospettive.
Diversi studi interessanti hanno affrontato il declino legato all’età dei livelli di deidroepiandrosterone con molti fenomeni legati all’età o il deterioramento di varie funzioni fisiologiche.
In particolare, l’invecchiamento; funzioni neurologiche tra cui riduzione del benessere, cognizione e memoria; aumento della depressione, riduzione della densità minerale ossea, obesità, diabete, aumento della morbilità cardiovascolare, disfunzione erettile (DE) e riduzione della libido.
A sostegno di questo risultato, alcuni studi sulla supplementazione di DHEA in soggetti sani, di mezza età e anziani hanno riportato miglioramenti in diversi aspetti del benessere.
Diversi studi hanno dimostrato che il livello di deidroepiandrosterone è diminuito come parte dell’invecchiamento.
Sono necessari studi prospettici ben progettati su larga scala per definire meglio le indicazioni e le implicazioni terapeutiche del deidroepiandrosterone negli uomini con DE.