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La Task Force dei servizi preventivi statunitensi ha appena pubblicato una bozza di raccomandazione che conferma la necessità di sottoporre a screening per l’ipertensione tutti gli adulti. «Il documento conferma l’attuale raccomandazione di Grado A per lo screening dell’ipertensione in tutti gli adulti di età pari o superiore a 18 anni» afferma il membro della task force John Wong della Tufts University School of Medicine a Boston, Massachusetts, aggiungendo che il riscontro e il trattamento tempestivi degli elevati valori pressori possono ridurre significativamente la mortalità e la morbilità a lungo termine.
«I pazienti di età superiore ai 40 anni o chiunque abbia altri fattori di rischio cardiovascolare devono sottoporsi a un controllo annuale della pressione arteriosa, mentre lo screening ogni 3 o 5 anni è appropriato tra i 18 e i 39 anni in assenza di fattori di rischio» si legge nell’attuale raccomandazione della Task Force, molto simile a quella del 2015. «Aggiorniamo il documento ogni pochi anni perché l’ipertensione oltre a essere molto frequente, è un importante fattore di rischio per future complicazioni che hanno implicazioni significative in tema di salute pubblica» commenta Wong, spiegando che la soglia oltre cui si definisce l’ipertensione varia da 130/80 mm Hg a 140/90 mm Hg. «Esistono diversi tipi di ipertensione: quella persistente (misurazioni elevate sia in ambito clinico sia in comunità); quella da camice bianco (valori alti solo in presenza del medico) e quella mascherata (misurazioni elevate solo in comunità)» riassume l’esperto, precisando che il rischio cardiovascolare è più alto in caso di ipertensione persistente, seguito dall’ipertensione mascherata e quindi dall’ipertensione da camice bianco.
www.uspreventiveservicestaskforce.org/tfcomment.htm.
Uspstf – https://www.uspreventiveservicestaskforce.org/uspstf/