- Adv -
Le nuove linee guida per la gestione della sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (Nstemi) della Società europea di cardiologia (Esc) sono state pubblicate sull’European Heart Journal e sul sito web della Società stessa. Nel documento, Jean-Philippe Collet, della Sorbonne University di Parigi, e il suo gruppo di lavoro sottolineano l’importanza del fatto che chi presenta i sintomi di un infarto, il più comune dei quali è il dolore toracico, che spesso si irradia a una o entrambe le braccia, al collo o alla mascella, venga subito trasportato al pronto soccorso.
Per quanto riguarda la diagnosi, secondo gli autori il passaggio chiave è la misurazione della troponina. Se i livelli sono normali, la misurazione deve essere ripetuta un’ora dopo per escludere la diagnosi, mentre se sono elevati si deve procedere con il ricovero ospedaliero per valutare ulteriormente la gravità della malattia e decidere la strategia di trattamento. Dato che la causa principale dell’infarto è l’aterosclerosi, i pazienti saranno spesso trattati con anticoagulanti e stent per ripristinare il flusso sanguigno, e terapie ipolipemizzanti per prevenire recidive. Per la prima volta, tuttavia, le linee guida raccomandano di utilizzare l’imaging per identificare cause dell’infarto diverse dall’ostruzione, come una lacerazione in un vaso sanguigno che porta al cuore. Per limitare il rischio che l’infarto si ripresenti, gli esperti sottolineano anche l’importanza di uno stile di vita sano che includa la cessazione del fumo, l’esercizio fisico e una dieta che comprenda abbondanza di verdura, frutta e cereali integrali limitando i grassi saturi e l’alcol. A questo proposito, il documento nota che il cambiamento comportamentale e l’aderenza ai farmaci sono più efficaci quando i pazienti sono supportati da un team multidisciplinare che includa cardiologi, medici generici, infermieri, dietisti, fisioterapisti, psicologi e farmacisti. Un altro delicato argomento trattato dalle linee guida è quello dell’attività sessuale dei pazienti dopo l’infarto: secondo i ricercatori, gli operatori sanitari dovrebbero chiedere ai pazienti informazioni sull’attività sessuale e offrire consigli e assistenza. Inoltre, si ricorda l’importanza della vaccinazione annuale contro l’influenza, soprattutto per i pazienti di età pari o superiore a 65 anni, per prevenire ulteriori attacchi di cuore e aumentare la longevità. Infine, gli esperti non dimenticano di sottolineare che le donne dovrebbero avere lo stesso accesso alle cure degli uomini anche in questo campo.
European Heart Journal 2020. Doi: 10.1093/eurheartj/ehaa575
https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehaa575