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La Diagnostica della disfunzione erettile si avvale di esami ormonali per escludere inizialmente la componente ormonale del problema come anche di esami che vadano a studiare l’assetto metabolico del paziente.
Spesso vi è necessità di conoscere il paziente anche da un punto di vista vascolare, sia sistemico consigliando quindi l’esecuzione di una visita cardiologica con test da sforzo, ma anche locale con uno studio dettagliato della vascolarizzazione dei corpi cavernosi.
Un esame spesso consigliato, e di cui parleremo in un successivo blog, è l’ecocolordoppler basale e dinamico dei corpi cavernosi, non sempre scevro da effetti collaterali e complicanze.
Un esame molto interessante, che permette anche subito di discernere fra le forme psicogene e organiche è il rigiscan test notturno.
Questo esame deve essere eseguito per almeno tre notti consecutive e permette, tramite due sensori a forma di anello che vengono ad avvolgere il pene, di studiare le erezioni che avvengono durante il sonno profondo in fase REM, quando non vi è interferenza della coscienza.
Il rigiscan test permette quindi subito di discernere il problema della disfunzione erettile di origine squisitamente psicologica ( e in questo caso avremo quindi delle erezioni valide durante il sonno notturno in cui non vi è la presenza della coscienza ) come invece la presenza di componenti organiche dove le erezioni notturne sono comunque assenti o scarse.
Sulla base della risposta del rigiscan test notturno sarà quindi poi più semplice intraprendere i giusti percorsi diagnostici e terapeutici.