Il calendario delle visite oculistiche

Si tratta di un utile mezzo di prevenzione delle più diffuse patologie oculari nelle varie fasi della nostra vita.

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Anno Nuovo, Vista Nuova! Vediamo cosa fare per preservare il benessere visivo, con il calendario delle visite oculistiche. Si tratta di un utile mezzo di prevenzione delle più diffuse patologie oculari nelle varie fasi della nostra vita. Partiremo dall’età pediatrica, passando per la maturità fino all’età più avanzata.

Da 0 ad 1 anno: in genere una prima visita viene effettuata a tutti i neonati, specialmente nei prematuri a basso peso che sono stati in incubatrice e sottoposti ad ossigenoterapia e nei soggetti a rischio genetico. Ciò consente di escludere o di diagnosticare precocemente patologie quali retinopatia, cataratta congenita, opacità corneali. Ricordiamo che il primo anno di vita è fondamentale per lo sviluppo della vista, per cui può essere necessario un intervento chirurgico precoce. Anche la dacriocistite dei neonati, una patologia non grave ma piuttosto frequente, caratterizzata da lacrimazione e secrezione muco-purulenta, va diagnosticata entro il primo anno, per evitare un intervento chirurgico.

Da 1 a 3 anni: Bisogna fare attenzione ad alcuni segni che potrebbero essere già presenti da qualche mese, come strabismo (alterazione della motilità oculare), nistagmo (movimento oscillatorio involontario dei globi oculari), costante inclinazione o rotazione della testa. Anche anomalie del comportamento come difficoltà nel seguire gli oggetti in movimento ed afferrarli, sguardo assente, difficoltà nell’evitare gli ostacoli e cadute frequenti, avvicinamento esagerato per guardare gli oggetti, possono essere indicativi di problemi importanti alla vista.

Da 3 a 5 anni: in assenza di problemi particolari è il periodo ideale per una prima visita oculistica, per evidenziare precocemente i difetti visivi e per prevenire e curare l’ambliopia nota, più comunemente, come l’occhio pigro. Si tratta della riduzione della funzione visiva di uno dei due occhi in assenza di patologie, dovuta a vizi di rifrazione di solito elevati, più frequentemente astigmatismo ed ipermetropia, spesso associata a strabismo. Il bambino non se ne rende conto, perché nell’insieme la visione sembra soddisfacente, ma la terapia con bendaggio dell’occhio migliore ed occhiali deve essere precoce, perché dopo i 10 anni i margini di miglioramento sono praticamente nulli.

Da 6 a 10 anni: è il periodo in cui l’impegno scolastico rende necessaria la correzione con occhiali di difetti della vista comuni nei bambini come l’ipermetropia e l’astigmatismo. Di solito si manifestano con mal di testa, bruciore agli occhi, difficoltà nella lettura, per cui il bambino appare erroneamente svogliato.

Da 11 a 14 anni: è il momento dello sviluppo e quindi è possibile la comparsa della miopia. La difficoltà nel vedere da lontano ne è il segno caratteristico.

Da 15 a 20-25 anni: si ripeteranno controlli periodici ogni sei mesi circa, in quanto durante l’età evolutiva e nel corso degli studi è più facile che vi siano variazioni. Inoltre in questo periodo può comparire il cheratocono, una deformazione della cornea che comporta un astigmatismo irregolare che di solito necessita della correzione con lenti a contatto semirigide.

Da 25 a 40 anni: è un periodo relativamente tranquillo, in cui le variazioni sono meno frequenti, per cui è sufficiente una visita ogni 2-3 anni, più spesso se si lavora al computer o si guida molto. E’ il momento ideale per sottoporsi ad intervento di chirurgia rifrattiva con laser. Oggi esistono varie tecniche, la PRK per miopie medio-lievi, la LASIK per miopie più elevate e il laser a femtosecondi per la correzione dell’astigmatismo, che ci consentono di ottenere risultati brillanti se si effettua un’accurata selezione dei pazienti con una serie di esami preliminari.

Da 40 a 50 anni: si manifesta la presbiopia, cioè la difficoltà nel vedere da vicino, per una fisiologica perdita di elasticità del cristallino.

Non bisogna accontentarsi del primo occhiale che capita, bensì sottoporsi a visita medica oculistica, per la prevenzione di una patologia diffusa ed insidiosa come il glaucoma, cioè un danno progressivo del nervo ottico dovuto all’aumento della pressione intraoculare.

Inoltre possono esordire il diabete e l’ipertensione, patologie sociali dove è accertata una predisposizione familiare come nel glaucoma. In questi casi è importante l’esame del fondo oculare.

Da 50 a 60 anni: si può diagnosticare la cataratta, che determina una visione appannata, per il progressivo opacizzarsi del cristallino. Oggi la chirurgia ci consente di ottenere ottimi risultati. Inoltre spesso anche chi ha sempre avuto una vista perfetta lamenta difficoltà anche nella visione da lontano, per la comparsa di ipermetropia o di astigmatismo contro regola, di solito correggibili perfettamente con occhiali.

Da 60 a 70 anni: si può avere una visione distorta degli oggetti e dei caratteri di lettura, per la comparsa della degenerazione maculare senile, che nei casi più gravi determina la visione costante di una macchia scura quando si fissa centralmente. Importante è la diagnosi precoce per un migliore inquadramento terapeutico.

Dai 70 anni in poi: bisogna seguire l’evoluzione di qualcuna delle patologie suddette, come il glaucoma, la retinopatia diabetica o ipertensiva, la maculopatia senile o la cataratta. L’ideale sarebbe un controllo almeno una volta all’anno o anche più spesso, in base alle patologie presenti ed ai consigli del medico oculista.

Buon Anno e… Buona Vista!

 

Oculista per vocazione, laurea e specializzazione con Lode, da 35 anni è perfezionato nella correzione di miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, cheratocono e patologie oculari con occhiali, lenti a contatto e chirurgia laser, nonché in Oftalmologia Pediatrica, Medicina Legale Oculistica ed Estetica dello Sguardo. Libero Professionista - Medico Chirurgo Specialista in Oculistica, titolare dei suoi studi a Salerno e a Baronissi, Docente di Oculistica e Oftalmologia presso l’Università Universo Humanitas, Magister dell’Università Nuova Scuola Medica Salernitana, già Docente presso Università Cattolica, Responsabile di branca Oculistica e Docente di Anatomia e Fisiopatologia Oculare c/o Ist Sup. di Stato di Ottica , è impegnato nella prevenzione e cura di glaucoma, ambliopia e retinopatie. La correzione dei difetti visivi con lenti specifiche per le patologie oculari è un suo punto di forza, ed anche le lenti a contatto possono essere personalizzate, con la Topografia corneale, indispensabile nel cheratocono, per cui effettua l’intervento di cross-linking. Con la chirurgia rifrattiva risolve la maggior parte dei difetti visivi. Il dott. Pagliara ha approfondito l’uso di Radiofrequenze ed Ossigenoterapia Medica per le patologie perioculari ed il ringiovanimento cutaneo, con il protocollo Pagliara. Gran Croce al merito Umanitario a Barcellona 2018 e Presidente dell’associazione medici artisti AMA et AmA, da sempre è impegnato nel sociale, con screening gratuiti di prevenzione e visite domiciliari oculistiche. Premio Internazionale alla Carriera Università ISFOA – Monte Carlo 2019 Dottore Honoris Causa Scienze della Musica e dello Spettacolo – Università ISFOA 2019 Professore Straordinario di Estetica e Filologia Musicale – Università ISFOA 2019 Iscritto all’Ordine dei Giornalisti e già Direttore Responsabile di Giornale Scientifico Great Mind of the 21st Century of Opthalmology,, Medicine, Healthcare - USA 2011 Da Vinci Diamond - Cambridge 2011 - Magna cum Laude - USA 2011 Honorary Professor of Medicine & Healthcare for Medical Eye Research and Development 2018 Master sul Glaucoma a Barcellona -Membro dell’American Academy of Ophthalmology Docente, Relatore, Moderatore e Organizzatore a numerosi congressi nazionali ed internazionali Socio onorario di varie associazioni umanitarie e autore di screening visivi con Lions e Rotary. Cantautore iscritto alla SIAE ed autore del CD di beneficenza Lenti per sognare, premiato da Mogol per i testi. Studi: SALERNO BARONISSI (Sa)

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