Covid-19: ipotesi lockdown a causa delle varianti inglese, brasiliana e sudafricana

La preoccupazione per l'escalation della crescita dei contagi e delle variazioni del Covid fanno ipotizzare l'avvio di un nuovo lockdown

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In tutta Italia continuano le segnalazioni delle tre varianti di coronavirus che l’Iss sta monitorando dagli ultimi mesi del 2020: quella inglese, la brasiliana e la sudafricana. La preoccupazione per l’escalation della crescita dei contagi e delle variazioni del Covid fanno ipotizzare l’avvio di un nuovo lockdown. Promotore di questa ipotesi è il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi, che prima all’Ansa e dopo al programma di Rai tre ‘Che Tempo che fa’ ha ribadito la sua strategia per affrontare l’emergenza Covid in questo momento storico. È «urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata», sostiene Ricciardi. Avverte: «Tutte le varianti sono temibili e non vanno sottovalutate ma quella inglese, la più diffusa in Italia, è risultata essere anche lievemente più letale».

La cosiddetta variante Gb, spiega Ricciardi, «sta facendo oltre mille morti al giorno in Gran Bretagna. A fronte di questa situazione di pericolo alcuni Paesi hanno già optato per la chiusura drastica. L’Italia è in ritardo, e penso avremmo dovuto prendere misure di chiusura già 2 o 3 settimane fa». Per questo, l’unica soluzione per fermare la pandemia è, secondo Ricciardi, adottare un lockdown totale ma limitato nel tempo, «deve durare il tempo necessario a tornare a questo dato di incidenza. Possono essere due, tre, quattro settimane, dipende quando si raggiunge l’obiettivo».
Avvalora la tesi di Ricciardi Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus: «Un lockdown totale per 2 settimane farebbe abbassare la curva per poter riprendere il tracciamento, altrimenti bisognerà continuare con stop&go per tutto il 2021». Sulla richiesta di lockdown generale da parte di Ricciardi, «credo che il suo ragionamento sia allineato con quello che abbiamo pubblicato prima del periodo natalizio – spiega Cartabellotta -. La strategia che il governo ha assunto è quello della convivenza con il virus, varando misure per evitare la saturazione degli ospedali». Chiudere tutto per 2 settimane significherebbe abbassare la curva per poter riprendere il tracciamento, ma secondo Cartabellotta, «non tutte le regioni sono pronte all’attività di testing e tracciamento. Dobbiamo decidere se siamo disponibili ad accettare una restrizione maggiore per abbassare la curva, oppure se accettiamo di avere un 2021 che andrà avanti con stop&go». Anche Cartebellotta sostiene che la variante inglese sia «molto più contagiosa del virus tradizionale, circa il 50% più contagiosa, alcuni studi dicono addirittura 80%. L’altra cosa che sta iniziando a venire fuori è che la variante sudafricana sia più resistente al vaccino di Astrazeneca, ma servono ulteriori conferme. Bisogna ipotizzare lo scenario peggiore per evitare di farci trovare impreparate».

Risale il tasso di positività a Covid-19 in Italia, raggiungendo il 5,3%, e torna ad avere un segno “più” anche il numero di ingressi in terapia intensiva, mentre resta sempre alto il numero dei decessi che oggi si attesta a 221. Preoccupante, poi, il dato sulle terapie intensive: le persone attualmente ricoverate a causa del Covid-19 sono 2.085, tornando ad aumentare di 23 unità rispetto al girono precedente, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati invece 126. Secondo i dati del ministero della Salute, sono inoltre 18.449 le persone ricoverate nei reparti ordinari, 51 in meno rispetto alla giornata di sabato. L’unica via per uscirne, ribadisce Ricciardi, passa da tre priorità: «Lockdown, tracciamento dei casi, che bisogna ripristinare in modo massiccio, e vaccinazione». Con il nuovo governo Draghi, l’obiettivo è proprio accelerare ulteriormente la campagna di immunizzazione: «Si parla di un salto di qualità. Io penso – rileva – che potremmo arrivare a fare 300mila vaccinazioni al giorno». Quanto alle ipotesi di acquisto dei vaccini da parte delle singole Regioni, «sarà mantenuto il sistema di acquisto a livello europeo e l’ipotesi di acquisti regionali non ha presupposti né sul fronte della disponibilità di vaccini né sul fronte legale». Ricciardi ha ribadito, poi, a Che Tempo che fa: «Credo che il ministro della Salute Roberto Speranza sia convinto di questa nuova fase, spero che il presidente del Consiglio Draghi recepisca e che il governo appoggi, ma dipende dal governo».

Fonte: Doctor33

 

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