- Adv -
Uno studio pubblicato sul British medical Journal mostra che negli ultimi 20 anni il tasso di ricovero in ospedale per anafilassi causata dal cibo si è triplicato nel Regno Unito, anche se quello dei decessi si è dimezzato. Pare inoltre che il latte vaccino sia il responsabile più comune dei casi fatali tra i bambini in età scolare. «Il latte vaccino è sempre più individuato come l’allergene colpevole delle reazioni al cibo fatali ed è ora il colpevole più comune di anafilassi fatale nei bambini. È necessaria una maggiore istruzione per evidenziare i rischi specifici posti dal latte vaccino per le persone che sono allergiche per aumentare la consapevolezza tra le aziende alimentari» affermano gli autori, i quali sottolineano la necessità di lavorare al fine di valutare le prove di una vulnerabilità legata all’età dell’anafilassi grave nei giovani.
Dallo studio è emerso che nel Regno Unito dal 1998 al 2018 le persone ricoverate per anafilassi sono state 101.891, di cui il 30% (30.700) a causa dell’alimentazione. I ricoveri per anafilassi da cibo sono aumentati da 1,23 a 4,04 per 100.000 abitanti per anno, un incremento annuale del 5,7%. L’aumento maggiore si è avuto nei bambini con meno di 15 anni, da 2,1 al 9,2 per 100.000 abitanti per anno, con un aumento annuale del 6,6%, pari invece al 5,9% nei soggetti tra i 15 e i 59 anni e del 2,1% in quelli con almeno 60 anni. In totale, i decessi identificati come probabilmente causati da anafilassi da cibo sono stati 152. Il case fatality rate è diminuito dallo 0,7% allo 0,19% per i decessi da anafilassi da cibo confermati e allo 0,3% per quelli sospetti. Il 46% è stato causato da arachidi o frutta a guscio, e nei bambini in età scolare il 26% è stato dovuto al latte vaccino. Si è inoltre notato un aumento delle prescrizioni di adrenalina del 336%, un incremento dell’11% all’anno. La riduzione del case fatality rate nonostante l’aumento dei ricoveri ospedalieri può essere in parte spiegata, secondo gli autori, con il miglioramento del riconoscimento e della gestione delle anafilassi. Inoltre, non ci sono prove che siano cambiati i criteri clinici utilizzati per la diagnosi di anafilassi, poiché nonostante l’introduzione di una guida nazionale nel 2011 da parte del National Institute for Health and Care Excellence possa aver causato un aumento dei ricoveri in ospedale, questi ultimi hanno continuato ad aumentare di anno in anno. Tra i limiti dello studio vi è la possibilità di diagnosi errate e la mancata inclusione dei casi di anafilassi visti in pronto soccorso ma che non hanno richiesto ricovero.
BMJ2021.Doi:10.1136/bmj.n251
https://doi.org/10.1136/bmj.n251